Ma quanto è simpa sto bestio?! =)
È ufficiale che in una prossima vita voglio reincarnarmi in un pellicano.. sono troppo belli!!! Appena torno in Italia vedo di trovare un super pupazzo morbidoso ad immagine e somiglianza di questo animalozzo! =)
Gli unici esseri viventi che ho avuto per casa sono stati due o tre pescetti e un piccolo pulcino per qualche giorno.. quindi sia perché a mamma e papà non piace avere bestiole per casa, sia perché il mio appartamento non è adatto ad accoglierle, sono cresciuto senza una particolare passione e attrazione per gli animali.. sì, mi piacciono ma non ho un interesse morboso.. =)
In questi giorni ho fatto esperienze fantastiche con loro.. ho nuotato con una tartaruga, ho inseguito un gruppeto di piccole mante e ho avuto delfini e pellicani a due passi da me!
Tutto questo condito da un ambiente di mare straordinario: fino a questo punto di spiagge ne ho viste e visitate molte e nessuna mi aveva fatto gridare al miracolo (ce ne sono di più belle in Sardegna o nel Sud Italia) come queste nel Western Australia.. semplicemente caraibiche!
Le foto sono rispetattivamente di Torquasie Bay, Coral Bay e Monkey Mia.
Nel pittoresco mare delle prime due (Ningaloo Marine Park) ci siamo concessi bagni di sole e tanto snorkeling.. inutile dire che una costa chiamata Coral Coast sia ricca di sorprese: è qui che si trova la più grande barriera corallina della costa occidentale che non ha nulla da invidiare al Great Barrier Reef in quanto a bellezza e biodiversità, oltretutto è più facilmente accessibile (in alcuni punti della penisola i coralli si trovano a poche decine di metri dalla spiaggia. Mi sono piaciute molto entrambe: la prima principalmente per la fauna marina, la seconda per l’infinita distesa sottomarina di coralli (se solo avessi avuto una macchina fotografica subacquea..)!
La spiaggia di Monkey Mia è famosa in tutto il mondo grazie ai delfini che arrivano qui tutti i giorni.. è talmente nota che, ogni mattina durante la distribuzione del cibo, c’è una confusione colossale.
È stato molto bello vederli a poca distanza ma è un pochino triste perché sembra quasi di essere al circo.. la sera prima invece, mentre facevamo due passi sulla battigia, abbiamo avvistato dei delfini che si erano avvicinati alla costa in cerca di cibo.. questo momento è stato doppiamente entusiasmante perché più “naturale”!
Nel raggiungere questi luoghi abbiamo fatto qualche piccola tappa intermedia tra cui spiccano Shell Beach e la Hamelin Pool.
Prima di metterci piede pensavo fosse piena di grosse conchiglie (shell), ma mi sbagliavo.. è proprio fatta di conchiglie!!! Non mi è mai capitato di vedere una cosa simile.. le spiagge che hanno avuto l’onore di ospitarmi sono sempre state o di sabbia, o di sassini o di roccia.. questa è davvero particolare!!!
Nei dintorni abbiamo anche visto una cava (sempre di conchiglie.. da lontano sembrano rocce normali).. è un materiale che viene usato per le costruzione ma anche, tra l’altro, come cibo per i polli che, grazie ai minerali presenti in esse, covano uova dal guscio più duro! =)
Hamelin Pool è una riserva marina che ospita una delle ultime colonie di stromatoliti.. di sicuro questa è la più grande e famosa al mondo.
Se siete allo scuro di cosa possano essere queste cose dal nome strano datevi una letta a cosa scrive Billy Bryson in “Un paese bruciato dal sole”: descrivere le stromatoliti. Hanno una natura talmente primitiva che non adottano nemmeno forme regolari. Le stromatoliti si limitano, diciamo così, a macchiare. Vicino a riva formavano larghe piattaforme leggermente ondulate che ricordavano l’asfalto consunto. Al largo erano sistemate a gruppi singoli che facevano venire in mente enormi deiezioni di vacca o magari feci di elefante con gravi disturbi di stomaco. La maggior parte dei libri la descrive a forma di mazza o di cavolfiore o persone a struttura colonnare, in realtà sono gocce grigio-nere senza forma, senza carattere o splendore. È giusto riconoscere subito che una formazione di stromatoliti non è bella e non colpisce. Posso quindi garantire che la vostra reazione vedendone uno strato per la prima volta sarà di emettere un “hmmmm” in quel tono vago, riflessivo, prudentemente favorevole che usereste se vi regalassero un divano che appare più bello di quel che sembrava, ma non così tanto da desiderarne subito un altro o un altro in assoluto. È un suono che dice: “Beh, ci penserò su”. Quindi non è il vederle che rende emozionante le stromatoliti, è l’idea di loro (in questo senso non hanno pari). Provate ad immaginare: state guardando delle rocce viventi, repliche funzionanti delle prime vere strutture organiche mai apparse sulla terra, state sperimentando il mondo com’era tre milioni e mezzo di anni fa (più di tre quarti del cammino a ritroso fino al momento della creazione terrestre). […]. Se osservate con attenzione a volte è possibile vedere minuscole bolle di ossigeno sollevarsi in un flusso continuo dalle formazione viventi. Questo è il loro unico trucco, non è molto ma è ciò che rende la vita possibile. Le bolle sono prodotte da microorganismi che vivono sulla superficie delle rocce (circa tre miliardi per metro quadro). Ognuno di essi è impegnato a catturare una molecola di anidride carbonica e un briciolo di energia solare e a combinarle per alimentare le loro modeste ambizioni di esistere, di vivere. Il sottoprodotto di questo processo estremamente semplice è proprio il piccolo sbuffo di ossigeno. Ma prendete un numero sufficiente di stromatoliti e lasciatelo respirare per un periodo abbastanza lungo e potrete cambiare il mondo. Per due miliardi di anni questa è stata tutta la vita presente sulla terra, ma in quel lasso temporale le stromatoliti innalzarono il livello di ossigeno nell’atmosfera del 20%, sufficiente a consentire lo sviluppare di altre, più complesse forme di vita: la mia, per esempio. La mia gratitudine era sincera. Il processo chimico che sinnesta rende le piccole cellule leggermente collose per cui minuscoli granellini di polvere e altri sedimenti si attaccano alle loro superfici e lentamente si legano e cementano nelle rocce che stavo osservando adesso.
Davvero davvero ammirevole.. =)
Una delle ultime deviazioni prima di raggiungere la fatidica meta (Perth) è stata il Kalbarri National Park che offre lunghe passeggiate nelle scenografiche gole sul Murchinson River e grandiosi panorami sulle scogliere frastagliate lungo la costa (abbiamo avvistato anche una balena!!!).
Oltre per quanto appena citato, questa tappa sarà da ricordare perché ha rappresentato la prima notte in ostello dopo tanto tempo.. sebbene il giorno il sole sia ancora tanto caldo, ormai di notte il freddo è diventato troppo pungente per resistere in una tenda.. in fin dei conti ci stiamo buttando nell’inverno! L’ostello lasciava un po’ a desiderare ma è stato particolarmente emozionante riprovare un letto benchè non fosse tra i più comodi.. =)
La notte dopo (Gerladton) è andata meglio.. il letto, sebbene stretto, era comodo e calduccio. L’unico problema è che eravamo in una location molto particolare.. scherzosamente l’abbiamo battezzata convento in quanto era un posto molto religioso in cui alloggiavano anche tanti vecchietti.. =)
Ieri infine siamo entrati a Perth e, dopo aver visto l’eterna ma strepitosa cerimonia di apertura delle olimpiadi su un megaschermo, abbiamo alloggiato forse in uno degli ostelli più brutti, disorganizzato e sporchi mai visti sulla faccia della terra (per fortuna già dall’inizio con le comiche alla reception l’abbiamo buttata sul ridere.. spero che qualcuno racconti approfonditamente perché ne vale la pena)!!! =)
Stasera cambiamo posto e domani partiamo per un piccolo giro alla sua zona a sud di questa città da quasi un milione e mezzo di persone che merita un più profondo studio prossimamente (prime impressioni ottime). Prossimamente quando il gruppo si scioglierà.
Io e il Bent rimarremo nella più grossa città di questo stato per qualche settimana cercando di guadagnare qualche soldino, mentre Dani e la Cri si avventureranno nell’infinto Nullabor che li porterà ad Adelaide. Qui ci sarà un ulteriore divisione con Dani che proseguirà verso Sydney (dove il 30 Agosto ha il volo di ritorno per l’Italia) passando per Melbourne.
Come è stato ampiamente dibattuto ha senso stare insieme finchè c’è comunione di intenti e entusiasmo in quello che si fa.. quando vengono a mancare questi due elementi è solo un trascinarsi senza senso che crea malumori e nervosismo. Per cui la cosa che ci è sembrata migliore da fare è stato prendere strade differenti in base alle proprie esigenze presenti e future.
Per quanto mi riguarda, dopo 3 settimane di vagabondaggio e campeggio, sento forte il bisogno di un periodo di stabilità e, magari, di un letto comodo. Non so se sia questa situazione un po’ così così che sto vivendo ultimamente ma, dopo 8 mesi lontano da casa, mi capita spesso di pensare al ritorno che, in base ai punti di vista, è sia ancora molto lontano che molto vicino.
Comunque di cose che mi piacerebbe vedere, di esperienze che voglio provare e di situazione che voglio vivere ce ne sono ancora molte.. =)
sabato 9 agosto 2008
Animal life
Pubblicato da Luca alle 08:50
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5 commenti:
wondefull...
grazie luca...
zeno VR
Ti auguro un in bocca al lupo per i prossimi mesi...Visto che starai con il sottoscritto!!!:-D
PS E a me chi me lo farà un "in bocca al lupo???":-)
Testo particolarmente interessante e istruttivo! Bellissime le foto.
Il tuo confortevole letto ha voglia di rivederti! Baci
PS ... in verità, se ci pensi bene, ci sono sempre stati in casa degli animali: 2 esemplari adulti e 1 cucciolo! = D
ti scrivo lunedi 18 . Sono in vacanza .Ciao.
Tutto meraviglioso , approffitta di nuove esperienze che sono molto gratificanti .
P.S guarda che i tuoi un animaletto in casa lo hanno avuto per circa 20 anni :-)))
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