Ennesimo esperimento: dato che è davvero poco piacevole scrivere in una botta sola un intervento del blog, provo a scriverlo in più volte.. magari la sera quando ho qualcosa da dire mi metto lì col laptop e scrivo un po’.. il risultato è qualcosa in stile diario.
Raimbow Beach, Sabato 5 Aprile
Se è così è bastato davvero poco e la risposta era alquanto banale.. magari nei prossimi giorni scoprirò che quanto sto per dire non è vero o è vero parzialmente o magari lo confermerò! =)
Quello che mi mancava era un po’ di avventura.. un’avventura che non ha nulla a che fare col genere femminile (anche se farebbe bene.. =D).. il semplice uscire un attimo dagli schemi, dal “sentiero tracciato”.
Ed è proprio questo che ho fatto oggi.. è durato poco ma mi ha dato tanto. Siamo partiti in mattinata da Surfers Paradaise e abbiamo raggiunto a metà pomeriggio Raimbow Beach (che non si sa bene se sia chiamata così perché le scogliere assumono i colori dell’arcobaleno o perché si vedono 200 miliardi di arcobaleni!!!).. ridente cittadini in mezzo al nulla.. =D
Eccola.. oltre quello che vedete ci sono due ostelli, due benzinai e un campeggio, oltre naturalmente alla spiaggia.
Subito dopo il check-in all’ostello (la fermata del bus era dall’altra parte della strada) ci siamo diretti verso la spiaggia senza sapere bene cosa avremmo trovato.. o meglio.. con qualche speranza indefinita di vedere il paradiso.. =p
Sebbene il posto sia splendido, rimango un pochino deluso perché mi aspettavo il fini mondo. Tra una foto e l’altra facciamo due passi sulla spiaggia che è davvero particolare: strettissima e “preda delle onde”.. una bella sensazione affondare nella sabbia molle e godere del massaggio dell’acqua che andava e veniva!
Ad un certo punto c’è qualche scoglio che sbarra il passaggio.. mentre
Dopo esserci divertiti a camminarci sopra (sembrava di avere a che fare con sabbie mobili) abbiamo scattato un sacco di foto verso il mare.. perché?! C’erano un sacco di arcobaleni che univano nuvole, orizzonte e mare.
Proprio in questo momento ho riprovato l'ebrezza di essere Vivo.. lì c’eravamo solo noi due, il panorama era splendido, il rischio per arrivarvi, il vento, il tramonto.. WOW! =)
Il ritorno l’abbiamo fatto per una via più sicura perché la marea continuava a salire ed era meglio non sfidare troppo la natura.. in questo tragitto mi accorgo che mi era caduto il biglietto del bus (che ci sarebbe servito anche l’indomani), per fortuna Dani lo vede subito e corre a raccoglierlo in mare urlando “ODDDIOOOOOOOOOOOO”.. salvo e salvi dalla reazione della Cri.. =)
A pensarci in effetti non mi è mai piaciuto “visitare” (non sono un Village People, un villeggiante.. lo sanno bene i miei genitori che hanno dovuto portarsi dietro per tanti anni un figlio che non poteva sopportare questo tipo di vacanza e che rompeva i coglioni all’inverosimile.. =D).
Ciò che mi piace è invece fare qualcosa di avventuroso, ancora meglio se ha qualcosa a che fare con la natura.. la wildlife.. =)
Farò in modo di conciliare entrambe le cose.. però già sapere che c’è un modo per darmi una sferzata di vita mi galvanizza.. =)
Bundaberg, Sabato 12 Aprile
Qualche passo indietro: lunedì, dopo 5 lunghe ore di pullman, abbiamo raggiunto questa cittadina (Bundaberg.. si pronuncia Bandaba’) in mezzo al Queensland in cui alloggeremo (presumibilmente) per due settimane lavorando. Presumibilmente perché l’idea iniziale era stare tre settimane però chi più o chi meno siamo rimasti un po’ tutti scottati.. ma questa è un’altra lunga storia.. =)
Il paese è molto esteso e tranquillo (si dice quasi fantasma) ma allo stesso tempo pieno di tutto.. sulla via principale ci sono un sacco di negozi e negozietti.. c’è addirittura un enorme centro commerciale con tanto di doppio ipermercato alimentare!!!
Di certo non è una città turistica.. ci sono grandi zone residenziali e vari ostelli che ospitano backpackers come noi che vogliono lavorare in farm, questa è infatti una zona molto ricca di questi tipi di lavoro.
L’ostello, seppure in posizione strategica, è davvero caro: 160$ a settimane (abbiamo saputo che l’anno scorso era 110.. ci fanno dentro da bestia sti cazzoni luridi rotolanti). La cosa migliore sarebbe avere una macchina (che forse compreremo prima di quanto previsto) e una tenda: dormi in caravan park a prezzi ridicoli (tipo 30$ a settimana a testa) e vai a chiedere lavoro nella farm che preferisci tu.
Tornando all’ostello: durante il check-in abbiamo scoperto che siamo nella worst stanza (è tutto pieno), non per pulizia o altro ma per il rumore.. qui molti si alzano presto e dalle 4am la gente che fa colazione in cucina fa un baccano enorme (la nostra room è praticamente dentro la cucina).. per ora dato che la sveglia è alle 8.30 è una tortura dovere rimanere sveglio per forza dalle 4 alle 6.
Siamo in camera con una coppia canadese (francesi) che domani scappa via perché proprio non si trovano bene. Sarà per il casino che regna in questa stanza che looks like a manicomio?! =)
CYA
8 commenti:
tantissimi kissies alle braccia graffiate del mio "bimbo" = D
Interrompere la raccolta con gite al mare - senza perdere il biglietto!!! - GRAZIE DANY! - è una buona soluzione
... soprattutto se si possiede un bellissimo salvagente da macho Cya = D
Il Raffa mi ha detto che conosce un tipo che vende una macchina proprio a Bundabà!!!;-)
Appena vengo giù, contrattiamo per prenderla...:D
PS ovviamente il tipo che vende la macchina è di Manfredonia!!!!:-D
ahsudhuasdhuashduashd
confermo quello che dice il bent, vito.
=D
ciao luca
buona raccolta di limonii..
ammazza che salvagente..
ciaoo
You are happy, we are sad. Yesterday Berlusconi triumphed!! 40Senators and 100 Deputies of majority. Long vive to Italy, long vive to Italians!!!!! kisses
ciao!!qui negli states procede tutto benissimo anche se ormai sono a washington dc e sab si rientra..a nyc sulla sixth ave ho visto un profumo..Vito for women..e a boston una bakery ke si chiamava vitale company... Ihihih!! Bacione
Hai scritto che ci si sente vivi anche se si è da soli o quasi ; è bello vedere che sei arrivato a queste conclusioni : il sentirsi vivi dipende solo dalla nostra testa e non dal mondo che ci circonda . Un abbraccio da vecchio leone
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